Cultura

Dal piatto ai diritti: in cerca di una cittadinanza alimentare

Il cibo è una materia complessa, dal forte contenuto simbolico. Viene inquadrato prevalentemente come un diritto ma necessita di essere riclassificato entro il registro delle responsabilità individuali e collettive. Questo è il principale oggetto del profilo di cittadinanza alimentare, cui è dedicato un saggio di Pippo Russo appena pubblicato

Dal 7 febbraio è in libreria il saggio “L’uomo è ciò che mangia? Appunti per una teoria della cittadinanza alimentare” (DeriveApprodi, 193 pagine, 18 euro). Ne anticipiamo un estratto

Basandosi esclusivamente sullo schema elaborato da T. H. Marshall si sarebbe indotti a elaborare la cittadinanza alimentare come un mero diritto al cibo. Che dunque verrebbe elaborato come un diritto di dignità e sicurezza, essenzialmente come l’affrancamento da una condizione di bisogno. (…) La food citizenship è molte altre cose rispetto a una mera questione di diritti. Cionondimeno, la cittadinanza alimentare è anche un diritto. Ciò significa va analizzata anche a partire da questo registro,

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