raoul bova al posto di terence hill

Don Matteo è stato l’ultimo baluardo della tv istituzionale

  • Il passaggio di consegne da Terence Hill a Raoul Bova è un cambio generazionale a suo modo storico, che dice molto dei mutamenti del panorama televisivo negli ultimi vent’anni.
  • Don Matteo ha svolto una funzione in linea con le antiche missioni del servizio pubblico, fedele a sé stessa eppure capace di apportare piccole, ma significative innovazioni di linguaggio. 
  • Protagonista del successo di Don Matteo è la provincia italiana: Gubbio e Spoleto sono rappresentate come “piccoli mondi antichi”, idealizzati e sospesi nel tempo, un veicolo di attrazione turistica. 

Quando sulle agenzie di stampa e sui social ha cominciato a rimbalzare l’immagine di un Terence Hill impegnato nel girare la sua ultima scena di Don Matteo, sùbito è parsa evidente la portata del momento; un frammento a suo modo storico, spiazzante per quanto ampiamente annunciato, doloroso (per i milioni di fan) per quanto inevitabile e forse persino salutare. Il passaggio di consegne del sacerdote più amato della televisione italiana avviene nel pieno di una trasformazione del comparto fictio

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