- Il libro Le Donne dell'Acquasanta, pubblicato da Rizzoli, parla operaie a cottimo che a fine Ottocento lavoravano nella Manifattura tabacchi di Palermo. Attraverso le loro vite racconto la mia rabbia di madre, delle donne lavoratrici costrette ad andare in fabbrica con i figli neonati legati al petto o sulla schiena.
- A oltre un secolo di distanza, non mi sento molto diversa da loro: con un impegno a scuola a tempo pieno, tre figli e un marito imprenditore, la sensazione che provo di più è quella del soffocamento.
- Avere figli, soprattutto se si ha un lavoro full time, significa per le madri destinare a sé stesse la porzione più avara di spazio e di tempo, e questo, credo, in risposta all’impulso apparentemente innaturale di sottrarre tutto a sé stesse.
Il soffocamento come virtù. Essere madri sacrificando sé stesse
08 giugno 2022 • 18:25