Il presidente è l’emblema della radicalizzazione, espressione del degrado e dell’imbarbarimento del dibattito pubblico e politico, prima che suo agente o causa. Da presidente ha contribuito ad alimentare questa deriva. Tra le sue armi, la nostalgia per gli Usa postbellici e per la situazione precedente al 2008
Intervistato in un episodio del podcast del “New York Times” The Daily, il giornalista Steve Bannon – una delle più influenti voci pubbliche del trumpismo – ha sostenuto che viviamo ormai nell’«era di Trump» (…) Ci troviamo, ha affermato Bannon, in «un momento fondamentale della politica americana, definito da un solo uomo e dal movimento che ha contribuito a costruire»; senza Trump, «saremmo indietro di 20 o 30 anni» (..) È difficile dissentire con Bannon. Trump è stato ed è ‘trasformativo’, e



