“Titane”, il vincitore

Tra «genio e follia», il Festival di Cannes premia i “mostri” di Ducournau

17/07/2021 Cannes, 74° Festival Internazionale del film di Cannes, cerimonia di chiusura. Nella foto Julia Ducournau, Palma d'Oro
17/07/2021 Cannes, 74° Festival Internazionale del film di Cannes, cerimonia di chiusura. Nella foto Julia Ducournau, Palma d'Oro
  • Spike Lee, il primo presidente nero della Croisette, ha decretato il trionfo della seconda regista donna in 74 edizioni, 28 anni dopo Jane Campion per “Lezioni di piano” (1993), ed era così impaziente di dare l’annuncio da farselo sfuggire a inizio cerimonia con un clamoroso spoiler.
  • “Titane” è un film volutamente disturbante definito “body horror”, amato dai cinefili duri e puri tanto quanto stroncato e fischiato da altri: la protagonista, sopravvissuta da bambina a un incidente grazie a un innesto di titanio nella testa, diventa una ballerina con la passione fetish per le auto ma anche un’assassina seriale.
  • «La trasformazione e la fluidità di genere non sono un pamphlet politico, per me, ma il modo in cui vedo il mondo. E la mostruosità è un’arma per spostare i muri della normalità», spiega la regista.

Per continuare a leggere questo articolo