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Francesco Pacifico ha riscritto il suo libro per la terza volta. La terza edizione è uscita da pochi giorni per Mondadori ed è un libro nuovo, che inizia in modo leggermente diverso: «La realizzazione personale di un borghese non vale il petrolio che costa».
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Pacifico apre il suo nuovo romanzo con un’illuminazione: tutti quegli studi, quei tirocini, quegli anni spesi a inseguire carriere creative non consumano soltanto i soldi di mamma e papà, ma soprattutto consumano il pianeta.
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La realizzazione personale di un borghese vale il collasso della civiltà umana? La cronaca di fine impero, colpo di scena, potrebbe anche essere un documentario sulla fine del mondo.
Fino a poche settimane fa non avevo dubbi su quale fosse il miglior incipit italiano del decennio: «La realizzazione personale di un borghese non vale il denaro che costa». Così nel 2014 si apriva Class di Francesco Pacifico, e l’intero romanzo s’incaricava di dimostrare quel teorema mettendo in scena (diceva il sottotitolo) vite infelici di romani mantenuti a New York. Prima ancora d’iniziare a raccontare le disavventure di Ludovica e Lorenzo nel magico mondo delle velleità artistiche, in so



