La sua storia musicale è partita tra i giovani del festival ed è stata attraversata da periodi burrascosi, alcol e droga, tutti problemi di cui lui stesso ha parlato. Adesso torna a gareggiare ed è tra i preferiti del FantaSanremo
Dopo otto anni dall’ultima volta, Gianluca Grignani tornerà a gareggiare sul palco dell’Ariston a Sanremo 2023 con il brano dal titolo Quando ti manca il fiato (l’anno scorso ha partecipato in veste di ospite nella serata duetti con Irama). La sua storia musicale è partita tra i giovani del festival ed è stata attraversata da periodi burrascosi, alcol e droga, tutti problemi di cui lui stesso ha parlato. La sua imprevedibilità l’ha reso tra i preferiti del FantaSanremo, il gioco che assegna punti sulla base delle performance degli artisti.
LA STORIA
Gianluca Grignani nasce a Milano nel 1972. Nel 1994 il cantante, che si appassiona alla musica sin da giovanissimo, e fa il suo esordio nel mondo dei cantanti con la partecipazione a Sanremo Giovani, con il pezzo Destinazione paradiso.
Quest’ultimo diventa anche la title-track del primo disco di Grignani, uscito nel 1995. Il secondo, La fabbrica di plastica, arriva già nel 1996, e segna una svolta verso suoni molto più rock. In quegli anni il cantante già inizia a farsi conoscere per il suo carattere evasivo e la sua vita libertina. Nel 1999, dopo aver pubblicato un terzo album, Grignani torna a Sanremo con Il giorno perfetto, che dà il titolo al suo quarto album.
Nel 2002 c’è la terza partecipazione al festival, con il brano Lacrime della luna, che poi viene incluso nel quinto album, Uguali e diversi, pubblicato quello stesso anno.
Da quell’anno Grignani partecipa altre tre volte a Sanremo, nel 2006, nel 2008 e nel 2015, e pubblica altri cinque album, l’ultimo dei quali esci nel 2014. Il cantautore torna a pubblicare singoli solo nel 2020 e nel 2022 torna a Sanremo come ospite di Irama nella serata duetti. Dedica la sua canzone al Festival al padre.
Quando ti manca il fiato
Mio padre tornava la sera
Ed era forte quando era in vena
Questo lo ricordo bene
Sì questo lo ricordo bene
Mio padre era uno dei tanti
Ma era il mio eroe quando mi sorrideva
Vivevamo ancora insieme
Questo lo ricordo bene
E poi… non ricordo più
Dopo vent’anni dalla terra dei ricordi
Mi chiamano
(Mi chiamano)
Spaccando in due il silenzio
Con uno squillo del telefono
Ciao sono papà
Come va Gianluca?
Ma no che non sto male
Ma quando accadrà
Tu verrai o no al mio funerale
Tu verrai o no?
Ed io non ho parlato più
Ho tenuto tutto dentro
E ho messo giù
Poi ci ho pensato su
Sì ci ho pensato su
Ciao papà o addio papà
Io ti perdono
Le mie lacrime sono sincere
Ma c’è chi non lo farà
Tu accettala la verità
E in mezzo a chi finge cordoglio
Sarò il tuo orgoglio
Perché chi ha troppa libertà
Non ha parole,
Quando fa male ma male davvero
Sono coltelli che cadon dal cielo
Fan sanguinare anche l’uomo più duro
Anche se son cresciuto da solo
A modo mio
Sì e tu sai a modo mio
Ciao papà o addio papà
Questa canzone te la canto adesso
Perché tu sappia che ti amo lo stesso
E per il resto ognuno giudichi se stesso
Questa è l’unica legge
Che conosco e rispetto
Ti ricordi quando ti dicevo
Che la vita chiede i conti al passato
Proprio quando ti manca il fiato
E chi sa la verità
Mi dica perché faccio fatica a staccare le dita
Oh oh
A smettere di suonare
Quando la musica è finita
È questo che devo imparare… da te
Forse non volevi o me lo hai insegnato?
Non fare accordi con i ricordi
Quando ti manca il fiato
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