I VERDETTI DEI GRAMMY

Beyoncé si è presa anche il country: l’egemonia musicale è completa

È la prima artista afroamericana a vincere il premio per l’album dell’anno in un territorio tradizionalmente white, anche se è da più di un secolo che i neri americani prendono in giro la musica dei bianchi. Ora andatelo a spiegare ai modernisti, occidentalisti, identitari, che non ci capiranno niente perché ordinari nostalgici di bidoni vuoti. Ma se sentono un groove, anche loro, muovono il piedino

Novantanove nomination, 32 premi già vinti, ma alla fine non hanno potuto tenerla fuori dal più importante: miglior album dell’anno. Beyoncé ha vinto il Grammy con un disco country, Cowboy Carter. Non è un caso, è una ridanciana necessità. E leviamo subito di mezzo le polemiche su Taylor Swift rimasta a secco, su come i Grammy siano in un periodo di stanca (lo sono da anni, ma noialtri in Italia che non abbiamo mai avuto un premio musicale che sia uno faremmo meglio a starcene zitti e buoni), su

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