Cultura

Il carcere visto in tv ci fa passare la voglia di gettare la chiave

I prison drama stanno aumentando la loro popolarità. Anche l’Italia prova a seguire la moda americana ma con una sua peculiarità: la prigione può e deve essere uno strumento di recupero sociale

  • Per lungo tempo le serie televisive si sono fermate sulla soglia delle carceri, in un rassicurante happy end che consegnava il colpevole alla giustizia.
  • Gli americani, con i prison drama, hanno superato quel confine. Da Prison Break a Orange is the new black gli spettatori sono stati portati all’interno del carcere.
  • L’Italia ci ha messo un po’ di tempo ma alla fine i nostri sceneggiatori si sono fatti coraggio e hanno cercato una via italiana al genere del prison drama. Il primo esperimento è stato fatto con Boez. Poi è arrivato Mare fuori.

Il rumore delle sbarre che si chiudono alle spalle. E poi l’oblio: narrativo, ma in fondo anche esistenziale. Per lungo tempo le serie crime si sono fermate qui: sulla soglia delle carceri, in un rassicurante happy end che consegnava il colpevole alla giustizia. Al suono delle manette, si andava tutti a letto sereni e fine. Poi però sono arrivati gli americani (già, ci sono sempre di mezzo loro) e quell’ideale confine tra noi, onesti cittadini, e loro, i cattivi assicurati alla giustizia, si è d

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