- Il regista Spike Lee, primo presidente nero della giuria che il 17 luglio assegnerà la Palma d’oro, incarna lo spirito di lotta e di euforia di questo strano Festival di Cannes segnato dalla pandemia.
- E da una strana coincidenza: gli azzurri in campo per le finali di Wembley e Wimbledon proprio il giorno della première di Nanni Moretti, unico regista italiano in concorso con Tre piani. Accolto con undici minuti di applausi.
- All’inaugurazione sembrava quasi che la pandemia fosse stata solo un film: assembramenti al limite dell’imprudenza, parata di stelle del cielo hollywoodiano invitate dal delegato generale della rassegna, Thierry Frémaux, per riportare il festival alla sua grandeur.
Lo si nota di più se parla di razzismo o se balla sul tappeto rosso in smoking color fucsia? Il regista Spike Lee, primo presidente nero della giuria che il 17 luglio assegnerà la Palma d’oro, incarna lo spirito di lotta e di euforia di questo strano Festival di Cannes segnato dalla pandemia. E da una strana coincidenza: gli azzurri in campo per le finali di Wembley e Wimbledon proprio il giorno della première di Nanni Moretti, unico regista italiano in concorso con Tre piani. «Mi avete attribu



