- Il virus ha provocato una sospensione del nostro fuori, spingendoci a una forzata abitazione del dentro. Nel lembo di occidente in cui viviamo, l’incubo dello spazio architettonico inteso come riparo che sembrava scongiurato da tempo è tornato a farci visita.
- Quante case si abitano nella vita? Cominciai a fare il conto delle mie. Il numero risultante superava la cinquantina. Mi venne così l’idea di scrivere un libro in cui il protagonista si mette a fare lo schedario degli spazi architettonici in cui ha transitato.
- Bene parlare di case in questo tempo di transizione: il virus ci ha costretti ad abitarle sul serio, a capire le vere funzioni delle nostre capanne.
Parlare di case è diventato di moda. Da quasi due anni a questa parte siamo entrati in una bizzarra piega dello spaziotempo, e per quanto i segnali di miglioramento e la vaccinazione di massa lascino ben sperare, possiamo dire di esserci ancora dentro. Il virus ha provocato una sospensione del nostro fuori, spingendoci a una forzata abitazione del dentro. Nel lembo di occidente in cui viviamo, l’incubo dello spazio architettonico inteso come riparo – dalle intemperie, dalle bombe, dalle malat



