Un pomeriggio sul lungomare, una coppia al capolinea e un capodoglio spiaggiato che cambia per sempre il senso dei luoghi
- Questo articolo è tratto dal nostro mensile Finzioni, disponibile sulla app di Domani, sullo sfogliatore online e in edicola.
Al di là del finestrino scorrevano gli alberi. Li avevano piantati da poco, ai lati del lungomare. I tronchi erano ancora sottili e le chiome così piccole che, quando serviva, non erano buone a generare ombra. Quello era uno dei pomeriggi in cui non serviva, il cielo era opaco e presto il buio avrebbe inghiottito quel che restava della luce. Prendemmo una buca che mi fece fare un breve salto sul sedile. «Scusa», disse Teo, guardandomi un momento e tornando subito dopo alla strada. «Magari evitia



