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Cominciò tutto a causa di un editor impiccione, che fece capolino nella sala marketing durante la consueta riunione annuale per le promozioni estive. «E se regalassimo una shopper?» propose, con una vocetta melliflua.
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La cosa lì per lì non convinse molto il marketing e invece quell’estate l’iniziativa ebbe un successo pazzesco. «Il fatturato nel periodo è quadruplicato, l’estate è diventata un periodo propizio, sembra Natale!», diceva un altro commerciale zelante.
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«E tutto questo grazie al gadget?». «Sì, su questo non ci sono dubbi, è grazie al gadget», gli rispondevano zelanti. «La vera domanda però è un’altra: tra il libro e la borsa qual è il gadget?».
Cominciò tutto a causa di un editor impiccione, che fece capolino nella sala marketing durante la consueta riunione annuale per le promozioni estive. «E se regalassimo una shopper?» propose, con una vocetta melliflua. La cosa lì per lì non convinse molto il marketing – associare le borse ai libri era un po’ confondere le mele con le pere – e invece quell’estate l’iniziativa ebbe un successo pazzesco, al punto che l’anno dopo ci provarono anche diversi altri editori. Ormai non si trattava pi



