Quel leader scomparso nel 1978

Il mistero del corpo dell’imam trovato nell’obitorio di Gheddafi, lo scoop della Bbc e i silenzi di Tripoli

Una cerimonia a Beirut, in Libano, nel 2009 per commemorare la scomparsa dell'imam Musa al-Sadr
Una cerimonia a Beirut, in Libano, nel 2009 per commemorare la scomparsa dell'imam Musa al-Sadr

La storia è al centro de L’Imam deve morire (Mondadori, 2025), un racconto che narra della scomparsa di Musa al Sadr e del ruolo dell’Italia, dal governo Andreotti a quello di Berlusconi, nella gestione del caso

Il corpo dell’imam Musa al Sadr, il leader sciita scomparso misteriosamente a Tripoli nel 1978 e da allora al centro di una intricata spy story mediorientale, potrebbe essere stato nascosto per anni in una specie di obitorio privato di Gheddafi, il che per altro confermerebbe i sospetti della prima ora, e cioè che a uccidere il religioso sciita sia stato proprio il colonnello libico. A formulare la deflagrante ipotesi, sulla base di un lavoro durato sette anni e di riscontri fotografici e analis

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