Cultura

Il potere dell’IA è sopravvalutato. E presto sarà sottovalutato

Chi teme che il proprio lavoro sarà sostituito dalle IA trascura un dato strutturale: le intelligenze artificiali possono sbagliare anche se la cosa sbagliata la scrivono a puntino. Il problema sarà di fargli le pulci ad ogni istante

  • Studi d’avvocati, redazioni di giornali e in genere chiunque rivenda ai clienti un’erudizione specifica sedimentata con lo studio e con la pratica, si vede messo a rischio dai progressi dell’IA.
  • Le angosce trascurano il dato strutturale che le IA possono sbagliare anche se la cosa sbagliata la scrivono a puntino. Per cui il problema sarà di fargli le pulci ad ogni istante.
  • Ora siamo nella fase della sopravalutazione degli effetti. Ma in breve ci rovesceremo nel contrario, e allora sì che l’AI e chi saprà servIrsene ce la faranno sotto il naso.

Chi finirà a dormire sotto i ponti sostituito dalla IA? Questo interrogativo s’aggira tra studi d’avvocati e redazioni di giornali e in genere presso chiunque rivenda ai clienti un’erudizione specifica sedimentata con lo studio e con la pratica. A occhio e croce tuttavia la morte dell’esperienza professionale è una notizia alquanto esagerata. Almeno quanto l’altra grande preoccupazione – subito esplosa all’apparire di ChatGpt – per cui sarebbe ormai tempo perso assegnare compiti scritti nelle

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