Cosa guardano sui loro telefoni

In apnea negli smartphone della Generazione Z

  • Quando racconto della mia routine giornaliera a base di social, della mia assillante “dieta digitale”, vengo spesso accolto da facce sorprese, a volte ammirate, a volte stranite. “Ma com’è possibile?”, “ma dove lo trovi il tempo?”, “ma cosa ti piace?”.
  • Un’ora di TikTok, un’ora di YouTube, un’ora di Twitch, un bel monte-minuti di Instagram, Reddit, Discord, Telegram: da quando ho deciso di capire se davvero abbia senso parlare di Generazione Z (quella dei nati fra il 1997 e il 2012) almeno dal punto di vista delle tendenze contenutistiche online, ho provato a seguire questo regime a base di piattaforme digitali di varia estrazione e importanza.
  • L’ho fatto per la mia newsletter “zio”, sulla quale da più di tre anni provo a indagare su quello che accade nella parte più giovane e indecifrabile dei social network, e che è stata spunto per Sei vecchio (febbraio 2023, nottetempo), il mio primo libro.

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