Cultura

Inviato nella città dei morti per intervistare Maradona

Nessun altro giornale si è mai spinto fino a qui, dove le città sono come galassie che si continuano a ingrandire. Su una vecchia sdraia sfondata se ne sta “El Pibe de Oro”: «Quando fa buio, vorrei solo riprendere a giocare a calcio»

 

  • Quelli del quotidiano Domani mi hanno chiesto di fare di tanto in tanto il loro inviato nella città dei morti, perché vogliono avere l'esclusiva delle corrispondenze da quella città, perché nessun altro giornale ha un inviato in quell'irraggiungibile luogo.
  • Così ieri il capocultura mi ha telefonato e mi ha detto: «Sono già alcune settimane che è morto Maradona e se ne continua a parlare. Però tutti parlano di lui quando era vivo, attraverso testimonianze, rivelazioni, pettegolezzi... Noi vorremmo fare qualcosa di più».
  • Ho tentato un'ultima difesa, prima di capitolare: «Non so se ne sarei ancora capace...». «Tu sei capace di tutto!» ha tagliato corto il mio interlocutore. E così, alla fine, sono partito.

     

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