Un libro dello storico Giorgio Caravale ripercorre la storia delle politiche di limitazione della libertà d’espressione, smontando i luoghi comuni. Le libertà moderne sono il prodotto di filtraggio e sintesi all’interno di una dialettica aspra
- Nel Cinquecento, proprio come oggi, la censura promette di proteggere la società dalla divisione e dalla disinformazione.
- All’epoca l’esigenza nasceva dall’irruzione di una nuova tecnologia, la stampa, in un contesto di forti divisioni religiose e sociali.
- Senza la censura, che per secoli ha filtrato e orientato la produzione culturale, la nostra cultura sarebbe molto diversa.