Cultura

La fine del mondo è adesso Perché siamo così calmi?

È il quarto anno che in California la stagione degli incendi arriva in anticipo e dura più a lungo, preceduta da ondate anomale di calore. Ma è come se non ci accorgessimo di ciò che sta accadendo attorno a noi

  • Per gli incendi in California sono stati impiegati 14mila pompieri e 500mila persone sono state sfollate. La West Coast è in fiamme, il fumo è visibile dallo spazio e oscura i cieli. La fine del mondo non appartiene al futuro e alla fantascienza: è adesso. Allora perché siamo così calmi?
  • I nostri cervelli non sono in grado di fare i conti con fenomeni così complessi. Quando parliamo del cambiamento climatico, è come se non riuscissimo a capire davvero. Come se sentissimo solo il brusio del rumore bianco.
  • La storia non è un processo astratto, impersonale. Il tempo esiste e lo possiamo condizionare ora per i prossimi secoli. Quello che non riguarda noi, riguarda i nostri nipoti o i nipoti dei nostri nipoti. C’è un arco temporale di 250 anni in cui le nostre decisioni toccano la vita di persone che conosciamo.

Il cielo sopra San Francisco aveva il colore dell’inferno. Alle otto del mattino del 9 settembre sopra la California e l’Oregon non era la luce a diffondersi, ma l’oscurità: nell’aria un innaturale silenzio – dopo un po’ ci si accorgeva che gli uccelli avevano smesso di volare e lanciare i loro richiami – dagli alberi e dai tetti delle case colava la cenere, come pioggia nera. Sei dei dieci incendi più grandi e distruttivi della storia della California stavano bruciando in quel momento. È il

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