AL SALONE DI TORINO: giovedì L’APERTURA

La forza della parola libera. Ecco il grido di quattro poetesse

Cosa lega un’afghana (Nadia Anjuman), una russa (Marina Cvetaeva), un’italiana (Amelia Rosselli) e una giapponese (Akiko Yosano)? La prima risposta è quella più superficiale e vera: la poesia. Ciascuna di loro riassume in modo emblematico una faccia di quella facoltà dello spirito che unisce in un coro sovranazionale e sovratemporale le trenta autrici presenti nell’antologia Versi di libertà

Facciamo un gioco. Cosa lega un’afghana (Nadia Anjuman), una russa (Marina Cvetaeva), un’italiana (Amelia Rosselli) e una giapponese (Akiko Yosano)? La prima risposta è quella più superficiale e vera: la poesia. Perché Nadia Anjuman, Marina Cvetaeva, Amelia Rosselli e Akiko Yosano sono quattro poetesse. Ma perché, fra le trenta poetesse antologizzate in Versi di libertà, edito da Mondadori nel 2022, ho scelto di proporre queste quattro ai ragazzi che saranno presenti al Salone del Libro di Torin

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