Cultura

La grande confusione nella linguistica. Il senso di un esperimento inclusivo

Resta difficile – gli stereotipi linguistici non si estirpano facilmente – credere che la scelta di Trento diventerà esemplare, ma va presa in considerazione l’onestà intellettuale del rettore Deflorian: pensare alla sensazione delle donne che quando sentono nominare «i diritti dell’uomo» non sanno se le riguarda mostra una sensibilità straordinaria in un rappresentante del patriarcato

 

Fa piacere che gli atenei si occupino del rispetto linguistico delle differenze. A Trento già nel 2019 era stata redatta una guida “per un’università più inclusiva”, ma il 28 marzo 2024 il consiglio di amministrazione ha approvato il regolamento generale di ateneo che introduce una novità più che rivoluzionaria: l’uso del femminile sovraesteso per le cariche e i riferimenti di genere. Per comprendere il significato di un’innovazione che il rettore ha definito «un atto simbolico per dimostrare pa

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