Cultura

La memoria degli ebrei trasmessa attraverso le loro case

foto LaPresse-Anteo Marinoni
foto LaPresse-Anteo Marinoni
  • Le leggi razziali trovarono attuazione nella costituzione dell’Egeli - Ente di gestione e liquidazione immobiliare, incaricato di acquisire, gestire e rivendere i beni eccedenti la quota di proprietà consentita ai «cittadini italiani di razza ebraica».
  • Con l’ingresso dell’Italia in guerra, l’Egeli estese le proprie competenze ai sequestri dei beni nemici in Italia e nella zona francese occupata.
  • Lunghi elenchi, minuziosi inventari, corrispondenza tra amministratori, ufficiali, periti, inquilini, proprietari: testimonianza di questo aspetto della persecuzione si trova nel fondo servizio gestioni Egeli all’interno dell’archivio storico della Compagnia di San Paolo.

13 febbraio 1945, edificio dell’ex educatorio Duchessa Isabella, Torino. Gli incaricati della banca scendono le scale che portano al seminterrato: ne risalgono poco dopo trasportando, tra le altre cose, un lettino di ottone per bambini con rete metallica, una panchetta di legno con schienale, un fornello a gas tre fiamme marca “Prometteus”, una bacinella di lamiera smaltata a due manici, una padella in ferro a un manico, due cuscini di piume, un asse di legno per fare la pasta. Con in mano l’

Per continuare a leggere questo articolo