Cultura

La sconfitta di “Se mi lasci non vale”: oggi la tv vive di community

A chi sostiene che Temptation Island sia trash, bisognerebbe far vedere dieci minuti del programma di Luca Barbareschi. Nel 1978 erano i protagonisti di Ecce Bombo a fare autocoscienza, nel 2024 vediamo uomini e donne di estrazione sociale variegata andare su Rai 2 a raccontare i fatti loro. I flop di questo tipo, gli esempi di Amadeus e Fazio, dimostrano che la televisione oggi è fatta di community più che da spettatori

«Che fareste se io mi suicidassi?» chiede Fabio Traversa nei panni di Mirko, uno dei protagonisti di Ecce Bombo. Dopo qualche secondo di silenzio, attorno a lui parte un applauso, «Bravo!», urla Nanni Moretti. Sono giovani romani annoiati, in una calda estate degli anni Settanta, si ritrovano per fumare sigarette e fare gruppi di autocoscienza, eredità inevitabile di un sessantottismo che ormai ha fatto il giro: «vedo gente, mi muovo, conosco, faccio delle cose». Degli anni Settanta, molte cose

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