Il presidente del Real Madrid, Florentino Pérez, annuncia che la competizione continentale per club d’élite è resa indifferibile causa crisi da Covid-19. Pochi giorni dopo il presidente dell’Uefa, Aleksander Čeferin, gli risponde picche. Nel mezzo, il caos del calcio continentale e una spaccatura generazionale tra gli appassionati.
- Secondo il presidente madridista la pandemia rende indispensabili nuove formule di competizione. Lui l’ha già scelta: quella che porta alla secessione dei ricchi e lascia il resto del movimento a sbrigarsela da sé.
- Secondo il presidente Uefa manca il consenso al progetto da parte degli stessi grandi club, ma le sue parole sembrano soprattutto wishful thinking. Pare comunque improbabile che i club della Premier inglese lascino il campionato nazionale, vera superlega globale.
- Un sondaggio commissionato da BBC mostra la spaccatura generazionale sulla prospettiva della Superlega: i giovani la auspicano, gli over 55 la detestano. Due modelli opposti e inconciliabili di calcio e di consumi culturali.
Un’accelerazione improvvisa a cavallo delle feste di fine anno. Il dossier della Superlega europea del calcio pareva destinato a rimanere ancora un po’ nel cassetto. E tutt’al più a essere tirato fuori alla bisogna come arma di pressione a disposizione dei grandi club europei, per estorcere ulteriori prebende all'Uefa e ridurla sempre più a un simulacro di istituzione calcistica internazionale. E invece da dieci giorni a questa parte è stato messo definitivamente in campo, con una dinamica che s



