Film pieni di cliché

La verità, vi prego, sulle distopie: favole della buonanotte per adulti

Sugli schermi le storie post-apocalittiche sono ormai diventate un genere, anche se rifiutano quest’etichetta. Ma hanno trame, ambientazioni e formule fisse. E così bunker, isole e paesaggi desolati sono la comfort zone

A volte immagino che nei grandi studios cinematografici ci siano delle scenografie fisse, che non vengono mai smontate, per venire di volta in volta noleggiate per le riprese di turno: lo Studio Ovale o la Cappella Sistina; oppure ambienti più generici come il saloon da western, il salotto con vetrata da grande professionista newyorkese, la villetta isolata nel bosco dove, com’è noto, di notte arriverà qualche killer, il basement gocciolante d’umidità dove, con vari giri di nastro adesivo, qualc

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