L’intervista

La vita pubblica è performance, ma per Sennett «i social ci marginalizzano»

Dall’agorà dell’antica Grecia alle battute dei demagoghi di oggi, la politica è sempre stata un palcoscenico. Secondo il grande sociologo inglese Richard Sennett però gli smartphone eliminano la vera interazione con il pubblico

«Il mondo è tutto un palcoscenico» fa dichiarare Shakespeare al malinconico Jacques nel Come vi piace. Non è un pensiero originale. L’idea della vita come teatro può essere fatta risalire all’antichità, al poeta latino Giovenale che affermava: «Tutta la Grecia è un palcoscenico e tutti i greci sono attori», fino al sociologo americano Erving Goffman, secondo il quale «la vita sociale è un mosaico di rappresentazioni». È un pensiero, tuttavia, che nasconde più di quanto non riveli. Nel sa

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