l’identità delle cose

L’arte malinconica del maneggiare libri usati

  • «Ho un libro che potrebbe piacerti» mi scrive l’editor di Utet. Parla di libri usati, delle storie di chi li ha posseduti e di chi li fa risorgere, di depositi, eredità, bancarelle, cacciatori di edizioni rare o spacciatori di tascabili bestseller.
  • Compro libri, anche in grandi quantità l’ha scritto Giovanni Spadaccini, “libraio d’occasione” che, dopo un dottorato in antropologia ha lasciato la ricerca e ha aperto una libreria dell’usato a Reggio Emilia.
  • Ecco perché alcuni di noi sono tanto sedotti da un «libro risorto». Perché ci piace sottometterci all’illusione che in un libro o in una biblioteca sia trattenuta, come per contatto prolungato, l’identità di chi l’ha posseduto.

«Ho un libro che potrebbe piacerti» mi scrive l’editor di Utet. Parla di libri usati, delle storie di chi li ha posseduti e di chi li fa risorgere, di depositi, eredità, bancarelle, cacciatori di edizioni rare o spacciatori di tascabili bestseller. Quando me lo dice sono un po’ in imbarazzo, come chi è stato beccato a esercitare un vizio segreto, un interesse intimo e un po' morboso: come ha fatto a capirlo? Si vede così tanto questa mia passione per l’universo di seconda mano e per chi lo abit

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