Operazioni meta-cinematografiche

L’auto-psicanalisi del regista ha una nuova forma: la serie tv

Foto AP
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  • Sarà l’ansia che spinge a riaggiornarsi, riaggiustarsi, nella speranza (spesso vana) di migliorarsi. Lo si è sempre fatto pure al cinema, solo che adesso cambia il formato. Una volta i registi che rifacevano sé stessi non avevano che i film.

  • Insomma, lo si è sempre fatto e lo si fa ancora, solo che cambiano le misure e i contenitori. Dopo l’epoca cosiddetta della Peak Tv, siamo piombati nella Too Much Tv. Troppe serie, troppe uscite, non ci stanno più dietro nemmeno gli addetti ai lavori.

  • Dunque, quei pochi con la sindrome arbasinica che vogliono riscriversi, ripensarsi, riaggiornarsi oggi hanno lo strumento delle serie, fortunatissimo e rischiosissimo insieme. E però, almeno stando agli esempi più recenti, forse più adatto per l’auto-remake.

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