Due grandi del novecento

Lea Vergine ed Enzo Mari non potevano che fuggire insieme da questo mondo

Lui gotico, lei minuta, erano complementari nel fisico e nel pensiero

Il loro non era solo amore: era una «dipendenza ossessiva», diceva lei

  • La critica d’arte Lea Vergine è scomparsa ieri all’età di 82 anni, un giorno dopo il compagno Enzo Mari, con il quale esisteva una «dipendenza ossessiva», diceva lei
  • Divertente, sarcastica, esempio di eleganza inconsueta e ironica. Lea Vergine è stata una di quelle donne che le altre donne studiano tra ammirazione e invidia 
  • In quella intensa casa di Milano, ex convento in via di Sant’Agnese, Enzo Mari e Lea Vergine erano le pagine viventi della storia dell’arte e del design del secondo Novecento. Scomparsi in tempi difficili e nel buio di un malanno che ci porta via quel che resta del secolo scorso

Chi li conosceva bene, in fondo se lo aspettava che Lea Vergine e Enzo Mari sarebbero fuggiti insieme da questo mondo terreno, perché era già successo che la separazione forzata avesse rischiato di ucciderli. Accadde qualche anno fa quando lei era in ospedale per un serio problema al cuore e lui, rimasto solo a vagare nel vuoto appartamento, si era maldestramente arrampicato come un bambino su una scala per potare il glicine del terrazzo ed era caduto con serie conseguenze. «Non lo si pu

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