Vineland in libreria con Einaudi

Il mistero di Thomas Pynchon, lo scrittore inafferrabile

Esistono pochissime fotografie di Thomas Pynchon e sono quasi tutte degli anni Cinquanta. Questa, presa da un annuario, ad esempio è del 1953
Esistono pochissime fotografie di Thomas Pynchon e sono quasi tutte degli anni Cinquanta. Questa, presa da un annuario, ad esempio è del 1953
  • Di Thomas Pynchon non si sa praticamente nulla. È lo scrittore più misterioso della letteratura mondiale da Omero a oggi. Salinger gli fa letteralmente un baffo. Non ha mai concesso interviste.
  • È proprio questo il cuore della letteratura postmoderna. La bizzarria linguistica, il labirinto delle esistenze, gli specchi emozionali che si moltiplicano all’eccesso, l’estrema frammentazione del senso e del mondo.
  • Qual è in definitiva il messaggio di Pynchon? Che noi stessi, noi esseri umani, siamo la trama di un disegno smisurato, di una fantasia sterminata e imprendibile, irricevibile, esattamente come la mostruosa, selvaggia fantasia di questo trampoliere degli intrecci letterari.

Di Thomas Pynchon non si sa praticamente nulla. È lo scrittore più misterioso della letteratura mondiale da Omero a oggi. Salinger gli fa letteralmente un baffo. Non ha mai concesso interviste. Si hanno a disposizione soltanto una manciata di fotografie, di cui le prime (rarissime) in bianco e nero degli anni Cinquanta – nell’Yearbook dell’Oyster Bay High School di New York – e l’ultima del 2018 strappata da un rotocalco americano: il (probabile) canuto Thomas si reca a votare assieme al figlio

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