L’autrice di Intimità senza contatto immagina un futuro in cui l’Ia ha cancellato tutte le caratteristiche che generano discriminazioni: «Ma le gerarchie persistono. E, man mano che umani e androidi si avvicinano, le loro relazioni iniziano a rispecchiare modelli eteronormativi profondamente radicati»
Un futuro-presente imprecisato. Un governo imprecisato, in realtà un’intelligenza artificiale centralizzata che integra nei suoi calcoli anche i dati estratti dai cervelli dei dissidenti. Una giovane donna imprecisata, che vive in una società dov’è vietato ogni contatto fisico, perché infetto, depistante, sovversivo. Niente pelle su pelle, dall’abbraccio di una madre all’amplesso di un amante. Questo lo scenario, disinfettato e sicuro, in cui si dipana Intimità senza contatto, primo romanzo di u



