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Più di un anno di isolamento e silenzio ha cambiato la nostra prospettiva, anche ora che si torna d’incanto alla socialità.
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Pretendere che i ragazzi se ne stiano ancora “zitti e buoni” è però una richiesta assurda per chi ha fatto tanti sacrifici.
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Alla fine la vera “dittatura sanitaria” la interpretiamo tutti noi, quando mortifichiamo le nostre libertà per avere più ordine.
L’inconscio collettivo arma la rivolta contro la vita
14 giugno 2021 • 13:45