Cultura

L’osceno Frank Zappa che sapeva trasformare il caos in musica

Oggi l’artista avrebbe compiuto 80 anni. Eccessivo nella produzione discografica e nella sua mania di controllo. Terribili i suoi casting. Atroci, per i musicisti, certi momenti sul palco. Una personalità che non è solo goliardia e provocazioni

 

  • Nato il 21 dicembre 1940 da madre italo-francese e padre di Partinico (Palermo). Nella città natale del padre Zappa è tornato a prendere un caffè il 14 luglio 1982, festa di Santa Rosalia, e occasione per un suo concerto palermitano.

  • Le composizioni di Zappa sono trame fitte di note scritte, maniacalmente scritte, e spazi bianchi in cui i musicisti hanno libertà completa di improvvisazione. Ogni concerto di Zappa era un dispositivo temporale strutturato in modo da cavalcare il caos.

  • Si può pensare a Zappa come a un provocatore, una sorta di giocoliere. Sbagliando. Zappa usava l’umorismo per prendere le cose sul serio.

«Non va bene»; «Avanti un altro». Nel 1975 Frank Zappa sta cercando un nuovo batterista, le audizioni sono in corso in un capannone nella periferia di Los Angeles. Per velocizzare il processo ci sono due batterie: mentre un musicista si prepara, l’altro viene provinato da Zappa, e spesso scartato dopo qualche secondo. Si racconta di un batterista tirato giù dalla pedana dai bodyguard. In giro, sparsi, ci sono fogli di musica complicatissima. Terry Bozzio all’epoca ha 25 anni, non conosce la musi

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