dopo l’eurovision

Il perbenismo interessato dei Måneskin sulla droga

 

  • Il populismo della cosiddetta trasparenza ha raggiunto ormai anche il rock’n’roll, che non muore mai perché non si droga. Avevano la possibilità di essere rock’n’roll e dire che avevano pippato in diretta anche se non era vero. 
  • Invece hanno avuto paura di essere esclusi, allontanati, condannati dalla destra e anche da certa sinistra. Non si fa nemmeno in tempo a chiedersi se l’antidoping sia previsto anche per le competizioni canore che il cantante dei Måneskin dice in sequenza: «Siamo contro la droga» e «fateci il test se non ci credete».
  • È la manifestazione di una grave psicopatologia sociale, collettiva e individuale. Una malattia mentale evidentissima: doversi discolpare senza la prova della colpa, e quando suddetta colpa non è chiaro che rilievo abbia.

 

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