Erano 12 anni che Bielsa non allenava in Sudamerica. Quando lo scorso maggio ha accettato la panchina dell’Uruguay, in Argentina hanno fatto un respiro profondo, hanno accennato un sorriso e poi deglutito in silenzio. Come quando qualcuno, nel mezzo di una conversazione senza importanza – se mai ce ne fossero – vi dice di aver incrociato un vostro vecchio amore
Un anno fa, l’Argentina metteva da parte i suoi problemi e le sue ansie per inseguire la terza Coppa del Mondo. Oggi trattiene il respiro, aspettando di capire quanto sarà duro l’anno che verrà. Quante cose possono cambiare in un anno, per chi vive ai margini del planisfero. Siamo sempre la periferia di qualcuno, in fondo, i provinciali. Provincia, d’altronde, è come gli argentini chiamano spesso il vicino Uruguay. Lo fanno quasi con una smorfia di fastidio, una mueca, dal francese moquer, scher



