Nel suo primo romanzo Max De Paz (classe 2002) compie un’indagine sulla condizione sociale ed esistenziale di un clochard nel Quinto arrondissement di Parigi. Dall’elemosina alla forza della poesia, un giovane senzatetto canta la rabbia di una generazione «come un torrente impetuoso che non puoi trattenere»
«La strada è scritta sul corpo». Attraverso questa immagine di topos, segni e materia Max De Paz compie un’indagine letteraria sulla condizione sociale ed esistenziale di un giovane senzatetto nel Quinto arrondissement di Parigi. «Siamo barboni, non c’è bisogno di nascondersi dietro parole più tenere tipo senza fissa dimora», mette subito in chiaro l’autore attraverso la voce del protagonista. Mendicare, uscito per Nottetempo e tradotto da Annalisa Romani, è un esordio fulminante tanto più che a



