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Molti ritengono che i tratti salienti della Milano degli anni Dieci si possano riassumere nella vicenda della “coppia dell’acido”, Alexander Boettcher e Martina Levato.
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Ma queste storie rimangono quasi in superficie a confronto con il caso Figini, perché non permettono di accedere all’essenza della Milano degli anni Dieci: una metropoli il cui tasso di omicidi annui e altri reati violenti è in calo continuo e il cui Pil cresce al doppio della media nazionale.
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Ma dove bisogni sempre più costosi, avidità, desiderio e la necessità di mantenere costantemente un’immagine pubblica di successo spingono molti cittadini a condurre doppie e triple vite.
Pubblichiamo un estratto dal nuovo libro di Antonio Talia: Milano sotto Milano. Viaggio nell'economia sommersa di una metropoli, appena uscito per Minimum Fax. Alcune storie di cronaca nera possono riassumere le caratteristiche di un’epoca e di un ambiente, ma quando un caso significativo passa inosservato forse significa che non abbiamo ancora fatto i conti con il clima di quel periodo. È quello che è successo nella Milano degli anni Dieci. Poco prima delle 9 del 19 luglio 2013, un venerdì



