A 95 anni se ne va Gina Lollobrigida e con lei una delle ultime dive del cinema italiano del dopoguerra.

Carattere indomabile e verve polemica fino all’ultimo giorno, per tutti era la “bersagliera”. Il soprannome le è rimasto tutta la vita dal suo ruolo più famoso, quello della ragazza più bella del paese detta “Pizzicarella la Bersagliera”, di cui si innamorava un maresciallo donnaiolo, interpretato da Vittorio De Sica nel film Pane amore e fantasia di Luigi Comencini, del 1953.

Proprio questo film, il primo di una trilogia, consacrò la sua storica rivalità con Sophia Loren: la Lollo accettò di reinterpretare la bersagliera anche nel sequel, ma rifiutò di tornare nel terzo capitolo della serie e venne rimpiazzata proprio da Loren.

La carriera

La sua lunga carriera cinematografica, iniziata da giovanissima subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, è cominciata nel 1947 prima con i fotoromanzi e nello stesso anno con Miss Italia, dove si classificò terza dopo Lucia Bosè e Gianna Maria Canale, anche loro future star del cinema di quegli anni.

Dopo i primi successi in Italia con film come Achtung! Banditi! di Carlo Lizzani, il successo arrivò anche in Francia con Fanfan la Tulipe che vinse l’Orso d'argento al Festival di Berlino. Poi, con appunto Pane amore e fantasia, che vince il Nastro d'argento e venne candidato al BAFTA, la Lollo entrò anche nell’immaginario collettivo. Il suo archetipo diventò quello della bella ma povera, buona ma determinata a trovare la felicità.

Negli anni successivi ottenne anche il successo internazionale, diventando protagonista di pellicole hollywoodiana con gli attori più famosi dell’epoca, da Humphrey Bogard in Il tesoro dell’Africa di John Huston a Burt Lancaster, con Trapezio di Carol Reed. 

Gli anni Cinquanta e Sessanta furono i più scintillanti della sua carriera e forse l’altro ruolo a cui la sua immagine è più legata è quello della sensuale zingara Esmeralda, ne Il gobbo di Notre Dame, accanto a Anthony Qyinn nel ruolo di Quasimodo. 

In Italia, negli anni Settanta, migliaia di bambini la conobbero come la fata Turchina nello sceneggiato televisivo di Luigi Comencini, Le avventure di Pinocchio. 

Parallelamente alla carriera di attrice, portò avanti anche quella meno nota di fotografa delle star: nel suo catalogo figurano i ritratti di Paul Newman, Salvador Dalí, Henry Kissinger, David Cassidy, Audrey Hepburn ed Ella Fitzgerald, e pubblicò anche un’intervista fotografica a Fidel Castro, nel 1973.

Nel 2018, ha ottenuto la sua stella sulla Hollywood Walk of Fame, diventando la quattordicesima personalità italiana a ricevere il riconoscimento. Nella sua lunga carriera, dopo l’addio alle scene negli anni Novanta, è stata premiata anche con un Golden Globe per il film Torna a settembre con Rock Hudson, sette David di Donatello e due Nastri d'argento.

I guai familiari

Indipendente per indole, Lollobrigida ebbe molti amori e flirt attribuiti dalla stampa. Tuttavia, come molte attrici dell’epoca, iniziò la sua carriera già sposata: nel 1949, infatti si unì al medico sloveno Milko Škofič, con cui ebbe il suo primo e unico figlio, Andrea Milko, nato nel 1957. I due divorziarono nel 1971 e lei non si risposò ufficialmente mai più.

Negli anni scorsi, tuttavia, la bersagliera è stata al centro di uno strano caso di presunto matrimonio per procura poi annullato dalla Sacra rota con l'imprenditore spagnolo Javier Rigau, con cui ha avuto una relazione per vent’anni nonostante la differenza d’età di 35 anni.

Secondo le rivelazioni di un quotidiano spagnolo, infatti, nel 2010 i due si sarebbero sposati in segreto a Barcellona ma poi il matrimonio sarebbe stato annullato. Solo tempo dopo l’attrice ha raccontato che lui l’aveva sposata con l’inganno, facendole firmare una procura matrimoniale a sua insaputa. La vicenda è anche arrivata a processo, ma Rigau è stato assolto da ogni accusa.

Anche altri dissidi familiari hanno riportato la Lollo, ormai novantenne, al centro delle cronache giudiziarie. La diva ha vissuto tutta la vita in una grande villa sull’Appia antica, a Roma, e in una depandance abitavano il figlio Milko e anche il nipote Dimitri, nato nel 1994.

Proprio il rapporto turbolento con il figlio e il nipote ha portato ad un caso giudiziario recente che l’ha riguardata, le cui udienze sono state riprese e trasmesse nella trasmissione Un giorno in pretura.

Faye Sadou/MediaPunch /IPX

I due parenti, infatti, hanno chiesto al tribunale di intervenire per interdire l’attrice, che negli ultimi anni ha scelto come amministratore dei suoi beni il giovane Andrea Piazzolla, oggi trentacinquenne.

Il figlio Mirko ha denunciato Piazzolla per una presunta dilapidazione del patrimonio della diva e si è svolto un processo non ancora concluso per circonvenzione d’incapace. Secondo le accuse, dal 2013 al 2018 Piazzolla avrebbe speso circa 3 milioni di euro e sottratto beni, quadri e cimeli. 

Dal 2019, Lollobrigida era seguita da un giudice tutelare per la gestione dei suoi beni e lei ha sempre maltollerato questa ingerenza, perchè si riteneva lucida e in grado di spendere come riteneva il suo patrimonio.

La politica

Se il cognome la collocherebbe a destra – il ministro di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida è un suo lontano parente – la diva è stata attiva in politica con il centrosinistra.

Lollobrigida si candidò alle elezioni europee del 1999 con una lista di centrosinistra ma non venne eletta. In settembre 2022, invece, ha fatto scalpore la sua candidatura al collegio uninominale del Senato e in altre circoscrizioni proporzionali con la lista Italia Sovrana e Popolare, una sigla politica che non ha superato la soglia di sbarramento ma che conteneva anche il movimento "Azione Civile" di Antonio Ingroia, che è stato l’avvocato della diva nell’ultima fase della sua vita.

© Riproduzione riservata