La morte non si giudica

Bisogna esserci passati per capire il dolore di Paolo Calissano

Paolo Calissano (foto Lapresse)
Paolo Calissano (foto Lapresse)
  • Bisogna esserci passati, altrimenti il rischio è quello del giudizio sommario, di racconto che nasce da altro racconto, con un pressappochismo sempre maggiore, e infame.
  • L’assuefazione al farmaco, la benzodiazepina che perde progressivamente d’efficacia, costringendo all’aumento delle dosi, in modo pauroso, parossistico. Passare da una pasticca a un blister, da un blister a una scatola intera.
  • Perché ormai la sfida è vedere sino a dove possiamo arrivare, sino a dove il nostro corpo può reggere la distruzione di se stesso.

Bisogna esserci passati, altrimenti il rischio è quello del giudizio sommario, di racconto che nasce da altro racconto, con un pressappochismo sempre maggiore, e infame. Quello che è accaduto a Paolo Calissano succede tutti i giorni, se ne parla, di queste vicende, quando la vittima ha occupato per poco o tanto che sia lo schermo televisivo, o qualche altro media capace di offrire visibilità. Altrimenti le vittime passano via, e basta. Il tempo offrirà maggiori dettagli, magari queste par

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