- È la prima volta che mi capita di prendere un treno per partecipare a un funerale. Ma era la cosa giusta da fare. Giusta nei suoi confronti, ma soprattutto, confesso, nei miei. Per ricordare a me stesso quanto devo a Roberto Calasso.
- Per comprendere la straordinarietà dell’impatto di Roberto Calasso, è bene aiutarsi con dei numeri: sessant’anni ai vertici di una casa editrice importante; una ventina di libri scritti di suo pugno, pubblicati in trenta lingue; oltre duemila libri pubblicati dalla casa editrice, dei maggiori scrittori di sempre.
- So che è forzato, ma in questi giorni la voglio pensare così: la storia di Adelphi è la storia di un lutto. La storia di un discepolo che insegue le orme del suo maestro, cercando di esserne all’altezza, per tutta la vita. Ci riuscirà.
Appunti dal funerale di Calasso, un amico che non conoscevo
05 agosto 2021 • 20:19Aggiornato, 02 novembre 2021 • 10:01