Ciao mitico

Galeazzi ha portato il racconto dello sport nel registro delle emozioni

  • Lo stile inconfondibile del Giampiero Galeazzi telecronista nacque alle olimpiadi di Seul del 1988; la voce concitata, quasi strozzata, il tifo e il coinvolgimento emotivo non più mascherati, ma fanaticamente esibiti, l’immedesimazione totale con gli atleti campioni olimpici del canottaggio, i fratelli Abbagnale e il “mitico” Peppino Di Capua.
  • Galeazzi merita un posto d’onore nella lunga storia della telecronaca sportiva, genere del tutto peculiare del piccolo schermo, di cui ha rappresentato, anticipandole, alcune sue evoluzioni, nel difficile equilibrio tra competenza, informazione e partecipazione passionale che la caratterizza.
  • Galeazzi ci mise del suo, trasformando la telecronaca delle gare in pura catarsi, narrazione che sfocia inevitabilmente là dove solo deve approdare, nell’intrattenimento preteso dello sport-spettacolo.

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