- Jean-Paul Belmondo, che ci lascia ottantottenne e senza parole, è andato oltre il cinema ed è entrato il quella dimensione tutta speciale delle leggende capaci di transitare nell’immaginario di ciascuno tra lirismo ed epicità, parole smisurate e soffi di voce.
- Quella faccia da malandrino simpatico, con l’ironia piantata nello sguardo e l’aria un po’ allarmante se l’è portata dietro per una vita. Artisticamente parlando, si capisce. E ne ha fatto un mito o, come piace dire, un’icona. Del cinema francese e non solo.
- Ottanta film, consacrato nel 1960 con À bout de souffle, dunque Fino all’ultimo respiro, dunque Jean-Luc Godard, perciò Nouvelle Vague.
Jean-Paul Belmondo ha recitato sempre senza maschera
06 settembre 2021 • 21:32Aggiornato, 07 settembre 2021 • 19:21