Cultura

Mussolini e il fascismo erano in guerra anche con la natura

(Wikipedia)
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  • Il regime di Mussolini sviluppò una sua ecologia politica nella quale la mobilitazione della natura era funzionale alle narrative fasciste e agli interessi nazionali
  • Il fascismo non si dimostrò particolarmente attento alle tematiche della conservazione ambientale: la mobilitazione della natura era una questione ideologica prima che scientifica o tecnica
  • Non è un caso la proliferazione nel discorso fascista di battaglie di ogni tipo, prima fra tutte quella del grano, ma anche la battaglia autarchica e la bonifica, per tacere della guerra alle capre

Tra leonesse in gabbia e paludi prosciugate, motori a gasogeno e foreste elettriche, deserti in fiore e razze imperiali, il regime di Mussolini sviluppò una sua ecologia politica nella quale la mobilitazione della natura era funzionale alle narrative fasciste e agli interessi nazionali. Parlare di un’ecologia politica fascista non significa affatto immaginare una qualche sensibilità ambientalista del regime; di certo, il fascismo non si dimostrò particolarmente attento alle tematiche della co

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