l’addio

Napoli, il tempo e Dio. La fotografia di Mimmo Jodice e i suoi scatti senza fine

Uno scatto dalla mostra \\\"Mimmo Jodice. Senza tempo\\\" a Torino
Uno scatto dalla mostra \\\"Mimmo Jodice. Senza tempo\\\" a Torino
Uno scatto dalla mostra "Mimmo Jodice. Senza tempo" a Torino

Si è spento a novantun anni il fotografo che ha dato alla luce un compito quasi impossibile: fermare l’invisibile

Lucio Amelio, il gallerista che fece di Napoli un epicentro del mondo, lo aveva capito per primo: Mimmo Jodice non fotografava, rivelava. Intorno a loro la città ribolliva di energia. Joseph Beuys piantava alberi, Jannis Kounellis bruciava il ferro, Andy Warhol moltiplicava il Vesuvio in colori acidi e ripetuti. Napoli era febbre, elettricità, rischio. Era un laboratorio aperto e nervoso in cui l’arte non stava nei musei, ma nelle mani. E mentre tutto esplodeva, Jodice restava calmo, consegnando

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