Da Vito Acconci a Yayoi Kusama, tra l’immagine di John Lennon e Yoko Ono e quelle di Cicciolina fino alle foto di nudi di Spencer Tunik, artisti, fotografi e perfomer hanno squarciato il perbenismo e dato un’immagine alla protesta. Con il Covid-19 e la pornografia totale questo panorama di emancipazione creativa è diventato un miraggio preistorico
La voce roca di un uomo geme e sussurra parole sconce da sotto un pavimento rialzato. La terza stanza della galleria più trendy e pop del momento è vuota, ma tutti vogliono raggiungerla. C’è solo una piattaforma leggermente scoscesa sulla quale camminare. Siamo a New York, nel 1972, alla Sonnabend Gallery, in una scena artistica bruciante e rivoluzionaria. Vito Acconci, tra gli esponenti più radicali della body-art, fa una performance destinata alla storia, intitolata Seedbed, letto di semi. Se



