Cultura

Nell'era del distanziamento, l'arte non ha più la creatività del sesso

John Lennon e\\u00A0Yoko Ono sulla copertina di Rolling Stone del 28\\u00A0novembre\\u00A01968.
John Lennon e\\u00A0Yoko Ono sulla copertina di Rolling Stone del 28\\u00A0novembre\\u00A01968.
John Lennon e Yoko Ono sulla copertina di Rolling Stone del 28 novembre 1968.

Da Vito Acconci a Yayoi Kusama, tra l’immagine di John Lennon e Yoko Ono e quelle di Cicciolina fino alle foto di nudi di Spencer Tunik, artisti, fotografi e perfomer hanno squarciato il perbenismo e dato un’immagine alla protesta. Con il Covid-19 e la pornografia totale questo panorama di emancipazione creativa è diventato un miraggio preistorico

La voce roca di un uomo geme e sussurra parole sconce da sotto un pavimento rialzato. La terza stanza della galleria più trendy e pop del momento è vuota, ma tutti vogliono raggiungerla. C’è solo una piattaforma leggermente scoscesa sulla quale camminare. Siamo a New York, nel 1972, alla Sonnabend Gallery, in una scena artistica bruciante e rivoluzionaria. Vito Acconci, tra gli esponenti più radicali della body-art, fa una performance destinata alla storia, intitolata Seedbed, letto di semi. Se

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