I due leader, nell’ora d’aria del carcere si scoprono fratelli, macerati dalla salute precaria e dal dolore. Anche nelle diversità politiche, ci si riscopre fratelli nello stare dalla stessa parte, nel condividere un dolore, la rinuncia all’amore delle donne che si amano per continuare a lottare nel tentativo di abbattere le ingiustizie sociali
Mi ha sempre commosso il fatto che, nel cortile del carcere di Turi, Antonio Gramsci coltivasse rose che resistevano al freddo e fiorivano anche a gennaio, come nella poesia del poeta e rivoluzionario cubano José Martí, che ha scritto: «Coltivo una rosa bianca, in luglio come in gennaio, per l’amico sincero che mi porge la sua mano franca». Ho sempre considerato Gramsci non solo l’immenso filosofo e martire della nostra Costituzione, ma anche un grande poeta. A proposito di poesia, il poeta bosn


