La grande omissione della nostra esperienza soggettiva nella descrizione dei comportamenti degli oggetti è iniziata con la nascita della scienza moderna e si trascina nell’incapacità di afferrare le qualità del vissuto
Come molti di noi, monaci del Convento della Ragione, ho cominciato il noviziato dedicandomi all’osservazione del comportamento di certi oggetti. Poco importa che si trattasse di oggetti animati, di creature o di parti di esse, come un verme o un neurone, anziché di oggetti inanimati, come un cristallo o un pendolo, perché questo decreta tutt’al più sotto quale etichetta convenzionale (zoologo, neurobiologo, cristallografo, fisico) ti presenterai alla futura fidanzata o ai commissari dei concor


