Negli Usa hanno tolto l’Odissea dalle letture scolastiche, perché ritenuto un testo fondativo della mascolinità tossica. Quando apriamo un libro non siamo più in grado di goderci la festa, perché tutto risente del nostro “codice morale”
- È di questi giorni la notizia che negli Stati Uniti hanno censurato Omero e messo al bando delle letture scolastiche l’Odissea, in quanto testo fondativo della mascolinità tossica occidentale.
- In questi giorni nella bolla si è visto molto girare un pezzo di Claudia Durastanti, uscito su Internazionale, intitolato Far esplodere i miti, cambiare idea, immaginare l’inimmaginabile, una dichiarazione di intenti che non può che trovarci tutti d’accordo.
- Ed è davvero un peccato che questi grandi artisti, autori di meravigliosi capolavori, non seguissero il giusto codice morale e costringano noi, oggi, a sentirci a disagio o offenderci.
È di questi giorni la notizia che negli Stati Uniti hanno censurato Omero e messo al bando delle letture scolastiche l’Odissea, in quanto testo fondativo della mascolinità tossica occidentale. Al netto di esagerazioni giornalistiche e strumentalizzazioni varie, pare che da quelle parti in molti ci credano davvero: i testi del passato risentono del clima culturale e morale dell’epoca in cui sono stati scritti e non possono, di conseguenza, essere proposti alla lettura di giovani che vanno educati



