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I ponti costruiti da padre Dall’Oglio: la bella gioventù di un eroe italiano

COURTESY FABIO SEGATORI
COURTESY FABIO SEGATORI
COURTESY FABIO SEGATORI

Operaio, sognatore, gesuita. Alla sua figura il regista Fabio Segatori dedicato il documentario Padre Dall’Oglio, presentato di recente a Roma per i 70 anni di “Abuna Paolo”, come lo chiamavano i siriani, da poco disponibile su Rai Play. Non è un’indagine sulla sua scomparsa del 29 luglio 2013, né un’agiografia: il resoconto di una figura complessa, un uomo di fede e di impegno civile e politico

Paolo è un ragazzo nato a Roma nel 1954, due settimane e un giorno dopo l’inizio della guerra d’indipendenza algerina. È il quarto degli otto figli di Donatella e Cesare, un avvocato cattolico democratico e dirigente nazionale della Coldiretti che in gioventù aveva partecipato alla Resistenza lungo la Linea Gustav. La sua è quel che si dice una famiglia borghese illuminata di Roma Nord; una famiglia numerosa, unita dall’impegno politico e civile, dal dialogo e attenzione per chi soffre. Da bambi

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