Paula Cooper viene condannata a morte in Indiana per un brutale omicidio che ha commesso a 15 anni, nel 1985. Diventa un simbolo della lotta contro le esecuzioni, la sua pena viene commutata. Ma lei non si perdonerà mai
È il 1985 quando, in Indiana, quattro ragazzine suonano il campanello di un’anziana signora, un’insegnante di Bibbia. Entrano, con la scusa di voler chiedere alcune informazioni sui suoi corsi e poi escono lasciandola morta nella sua abitazione. Paula Cooper – ha 15 anni, è ancora una bambina – sale a cavalcioni sulla povera Ruth Pelke e, senza alcun motivo, affonda dentro il suo corpo, per trenta volte, un coltello da macellaio. La signora riesce ancora a parlare, le sussurra «Se lo farai, te n



